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DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO 2013/14: LA REGIONE DECIDE DI NON DECIDERE

 

 

 

 

Su convocazione dell’Assessore Mariella Zezza, si è svolta questa mattina una riunione di rappresentanti degli Enti Locali e delle Organizzazioni Sindacali della Scuola, riguardante il dimensionamento scolastico nella Regione Lazio per l’anno scolastico 2013/14. L’Assessore ha informato i partecipanti del fatto che, in attesa dell’espletamento delle operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio Regionale del Lazio, la Giunta è attualmente in carica per il solo disbrigo dell’ordinaria amministrazione e, pertanto, non si trova giuridicamente in condizione di poter adottare alcuna decisione in materia di dimensionamento scolastico.

Il dimensionamento scolastico, difatti, essendo un atto di programmazione, secondo l’Assessore, che si è espressa sulla base del parere pronunciato dall’Avvocatura della Regione, eccede i limiti dell’ordinaria amministrazione e, quindi, la capacità di regolamentazione in capo alla Giunta attualmente in carica. Del resto, lo Statuto della Regione prevede anche l’emanazione di un parere obbligatorio da parte della competente Commissione Consiliare, al momento non funzionante, il che, accanto alla natura programmatoria, e, quindi, politica, dell’atto, contribuisce a rendere inappropriato, e perciò impugnabile, qualsiasi intervento della Giunta Regionale.

Per tali motivazioni, la Regione Lazio non adotterà alcuna misura di programmazione della rete scolastica per l’anno 2013/14 e quest’ultima manterrà la configurazione del corrente anno scolastico 2012/13.

Pur prendendo atto delle motivazioni giuridiche espresse dall’Assessore e riconoscendo che l’Assessore stesso, precedentemente preposto al solo settore della formazione professionale e del mercato del lavoro, ha assunto l’incarico relativo alla Scuola solo a fine settembre, tuttavia la CISL SCUOLA non può non rilevare che le responsabilità della politica si riverberano ancora una volta in modo negativo sulla Scuola . La mancata adozione del piano di dimensionamento scolastico 2013/14 non consentirà l’attivazione degli indirizzi di studio richiesti dal territorio e manterrà le istituzioni scolastiche sottodimensionate ancora esistenti sul territorio regionale nella situazione di non poter disporre di un dirigente ed di un DSGA titolari. In tal modo, si protrarrà l’assetto vigente nel corrente anno scolastico, costituito dal prolungarsi delle reggenze, e si sottrarranno disponibilità alle immissioni in ruolo dei vincitori del recente concorso per dirigenti scolastici.

Complessivamente, l’intero sistema scolastico regionale subirà la ricaduta negativa, in termini di efficienza del servizio, della mancata adozione del piano di dimensionamento e ciò come ulteriore conseguenza delle ben note vicende che hanno investito il Consiglio Regionale del Lazio.

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