Le ragioni della scuola, ma soprattutto l'esigenza che ha il Paese di poter contare su un sistema formativo di qualità che ne accresca le possibilità di uscire dalla crisi riaprendo prospettive di crescita. Un obiettivo, dunque, che interessa il mondo del lavoro nel suo complesso e che la Cisl deve assumere tra le sue priorità.
Questo il messaggio che il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, ha voluto rivolgere nel suo intervento al congresso confederale in corso all'Eur.
Scrima ha espresso apprezzamento e condivisione per la relazione di Bonanni e ha assicurato il forte impegno della categoria anche nel sostenere le iniziative unitarie in programma nei prossimi giorni sul tema del lavoro.

In apertura, Scrima aveva fatto riferimento alle parole del cardinale Bagnasco, alla sua attenzione per gli "ultimi" e al monito lanciato affinché si affermi il primato dell'uomo rispetto all'economia.

Ha poi indicato come passaggio emblematico di una stagione di forte impegno della Cisl il confronto di cui sono stati protagonisti Bonanni, con la sua relazione, e il presidente del consiglio nel suo intervento al congresso. Segno di quanto possa essere proficuo un dialogo condotto nel rigoroso rispetto della reciproca autonomia e nella più assoluta lealtà e trasparenza.

Si condensa in questo passaggio il senso di una stagione in cui la Cisl ha sempre svolto il suo ruolo, anche nei momenti di conflittualità, in una prospettiva rivolta a costruire momenti di coesione sociale, dando in questo modo un segnale importante anche alla politica. Questo governo, anomalo per le logiche consuete della dialettica partitica, risponde invece alle esigenze di unità che oggi il paese esprime.

Scrima ha poi voluto sottolineare il significato storico di un accordo, quello sulla rappresentanza sindacale, che sancisce il valore del pluralismo contro ogni visione "tolemaica" del sindacato che pretenda di imporre l'egemonia di un modello rispetto agli altri. L'accordo sulla rappresentanza chiude una stagione in cui chi ha rappresentato la CISL lo ha fatto spesso con fatica, in un contesto attraversato da demagogie e populismi, ma lo ha fatto con la forza derivante dalla convinzione di esprimere un modello di sindacato utile ai lavoratori e alla società nel suo insieme.

In un momento di grave crisi tante e molto forti sono le attese di maggior attenzione e maggior tutela, ma accanto a queste vi è la consapevolezza della necessità di un forte rinnovamento che parta anzitutto da se stessi.

La scuola è fabbrica di futuro: in un mondo che impone la competizione fra sistemi la "materia grigia" tende a valere molto più delle "materie prime". La materia grigia non si estrae dal sottosuolo, ma dalla cura e dall'attenzione con cui si costruisce e si gestisce un efficace sistema formativo. Va rivendicata per la scuola un'attenzione più alta, ma è chiara la consapevolezza dell'impegno che sono chiamati ad assumersi anche coloro che vi operano, per innovare e migliorare le performance del sistema. Un atteggiamento da sindacato serio e responsabile, come esigono le condizioni del Paese e come la Cisl continuerà ad assicurare.

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