Dichiarazione di Tommaso Ausili, Segretario Generale
 
 
 
 
 
 
 
La  CISL del Lazio documenta e denuncia dal 2011 gli sperperi delle risorse  che venivano accreditate in Consiglio Regionale a tutte le forze  politiche. Inascoltati, da più di un anno, abbiamo sollecitato e  continuiamo a sollecitare i partiti e le Istituzioni ad avviare una  seria riflessione sulle spese e sui costi della politica, delle società e  degli enti, chiedendo di affermare il principio di responsabilità e di  sussidiarietà ed avendo al centro delle loro elaborazioni e decisioni il  lavoro, la famiglia, le fragilità sociali e la cittadinanza. Più volte  abbiamo ribadito che i partiti rischiavano di non essere più in sintonia  con le sensibilità e le attese del proprio corpo elettorale. Gli  sconcertanti ed imbarazzanti accadimenti che hanno segnato il Consiglio  regionale del Lazio e che ritroviamo, con specificità diverse, anche in altre Regioni d’Italia, richiedono rapide  decisioni su un adeguato riordino complessivo degli assetti  istituzionali, unitamente a controlli amministrativi effettuati da  soggetti terzi ed autonomi sui costi della politica e sulle società di  emanazione istituzionale. I provvedimenti adottati dal Consiglio  Regionale rappresentano una sola ed insufficiente determinazione, per la  CISL del Lazio è anche indispensabile intervenire per assicurare  trasparenza ed efficienza nella sanità e nelle società partecipate della  Regione Lazio. La regione Lazio è attraversata da una forte crisi  economica, da diseguaglianze sociali e da un elevato livello di  disoccupazione; la riduzione dei trasferimenti dallo Stato alla Regione  Lazio, previsti dalla cosiddetta legge Spending Review, ammontanti negli  anni 2012-2014 a circa due miliardi, aggraveranno ulteriormente la già  pesante situazione economico-sociale. Tale situazione richiede alle  forze politiche ed alle Istituzioni scelte difficili, coraggiose ed a volte anche impopolari,  che presuppongono quindi una autorevolezza etica, politica ed  istituzionale.