"La CISL Scuola e la CISL hanno assunto sulla drammatica situazione di Gaza una posizione, molto chiara, di condanna delle azioni militari israeliane: abbiamo espresso da subito il nostro dissenso sull'invasione della striscia, chiedendo un immediato cessate il fuoco e di non ostacolare le iniziative di sostegno alla popolazione civile, costretta a condizioni di vita disumane.
Proprio per dare concreto aiuto a quella popolazione abbiamo in atto una raccolta di fondi, il cui ricavato sarà consegnato alla Croce Rossa Internazionale perché provveda nel modo più opportuno alla sua gestione.
Riteniamo che le azioni di sciopero, anche per le modalità con cui vengono decise, non siano il modo più giusto e più efficace a disposizione in questo momento: crediamo che esistano altre forme, più coinvolgenti e unificanti, con le quali il movimento sindacale, non ogni organizzazione per proprio conto, potrebbe e dovrebbe farsi interprete di sentimenti ampiamente condivisi, come lo è quello di sostenere, in modo chiaro e mai strumentale, una vera politica di pace. Una pace che non sia solo assenza di guerra, ma un modus vivendi da promuovere in ogni ambito delle relazioni umane.
Noi per questo saremo presenti, il 12 ottobre, alla marcia Perugia Assisi per la pace e la fraternità fra i popoli. Sulle vicende di queste ore, avendo condiviso l’appello lanciato nei giorni scorsi dal Presidente Mattarella, riteniamo in questo momento prioritarie due esigenze: evitare che i partecipanti all’iniziativa della "Flotilla" possano subire atti di violenza, consentire che i materiali raccolti e trasportati per la popolazione di Gaza giungano effettivamente a destinazione.
Crediamo che sia possibile, in questo modo, far sì che il valore e il significato di quell’iniziativa possano essere riconosciuti e condivisi da tutti".
Roma, 2 ottobre 2025
Ivana Barbacci, segretaria generale CISL Scuola