Dichiarazione di Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola
 
 
 
L’incertezza  sui tempi in cui potrà dispiegarsi l’azione di governo impone  un’accurata selezione delle priorità, traguardando sia le principali  emergenze del sistema, sia la concreta praticabilità dei percorsi da  compiere per soluzioni tempestive ed efficaci. 
 
Ci  sembra orientata in questa direzione, per quanto sia stata ampia e  approfondita la sua analisi, l’esposizione delle linee programmatiche  fatta da M. Chiara Carrozza alle commissioni Istruzione di Camera e  Senato. Condivisibili gli obiettivi enunciati e importanti gli impegni  assunti. 
 
Ci  sembra molto serio l’approccio che non rimuove gli elementi di  difficoltà, ma al tempo stesso non rinuncia a indicare in modo puntuale  le linee della sua azione di governo. Quindi un discorso credibile, su  cui si può aprire senz’altro una proficua stagione di confronto. 
 
Ci  sembra evidente e apprezzabile in modo particolare il tentativo di  ristabilire con chi lavora nella scuola un dialogo positivo, attraverso  un attivo coinvolgimento sui grandi temi dell’innovazione, della  qualità, del merito. 
 
Naturalmente  per il sindacato sono molto importanti i segnali dati sul versante del  contrasto alla precarietà, con la proposta di un nuovo piano triennale  di assunzioni, l’obiettivo di un organico funzionale e la proposta di  consolidamento dei posti di sostegno in organico di diritto, così come  l’impegno a ricercare soluzioni al problema dei docenti inidonei e dei  pensionamenti negati. 
 
Ma  è fondamentale l’attenzione posta in generale alle condizioni che vanno  assicurate alla scuola, a partire da un “tempo scuola” più ricco e  disteso, perché possa più efficacemente soddisfare la domanda di  formazione e combattere la dispersione e gli abbandoni. 
 
Molto  netta e condivisibile la posizione assunta sul ruolo da assegnare al  sistema di valutazione, strumento indispensabile per la crescita di  qualità ed efficacia del sistema, fuori da ossessioni premial-punitive.  La stagione dei premi e dei castighi ha già fatto troppi danni, fa bene  la ministra a sgombrare il campo da equivoci che forniscono spesso  l’alibi per contrapposizioni prive di senso e prospettiva.
 
Sulla  formulazione di un “patto per la scuola” c’è tutta la nostra  disponibilità al confronto, trattandosi di un obiettivo che da anni la  Cisl indica come necessario per un paese che ritenga istruzione e  formazione fattori essenziali di crescita e sviluppo. In questa  prospettiva per noi si deve collocare anche il rinnovo del contratto che  diventa per questo necessario e non più rinviabile.
 
Roma, 6 giugno 2013