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| Studenti pontini in classe (Foto: Ginnetti) | 
IMMISSIONI IN RUOLO E ASSEGNAZIONE SUPPLENZE
Alla prima grande tornata per l’assegnazione a tempo determinato  delle circa 800 cattedre annuali vacanti (supplenze annuali e, per circa  il 10%, spezzoni di ore) ne farà seguito, a breve, una nuova  di dimensioni più ridotte per arruolare le circa 100 persone per  le classi di concorso che mancano ancora all’appello ossia scienze  ed inglese per le scuole superiori, lettere per le scuole medie e i  posti per materna e primaria con segnalazione di errore.  All’appuntamento tenutosi tra il 5 e il 12 settembre scorso presso  l’istituto Galileo Galilei (Scuola Polo), dunque, ne farà presto seguito  un altro il cui calendario verrà reso noto tra oggi e domani. Affinché  l’intero iter per il reclutamento dei supplenti venga terminato è quindi  necessario aspettare ancora diverse settimane.  Già avviata ma non  ancora del tutto conclusa è poi la procedura per l’immissione in ruolo  prevista dal Decreto ministeriale di agosto che definisce il contingente  del personale docente da assumere per l’anno scolastico  2012/2013.«Per quanto riguarda la provincia di Latina - ha spiegato il  segretario generale Cisl Scuola Latina Franco Maddalena commentando i  dati - si parla di 224 nomine di cui 174 effettuate direttamente  dall’Ufficio scolastico competente per l’ambito territoriale di Latina.  Circa 12 nomine in ruolo riguardano le scuole elementari (metà per  concorso regionale e metà per graduatoria ad esaurimento), 30 la  scuola materna, 90 la scuola media (metà per concorso regionale e metà  per graduatoria ad esaurimento) e 80 le superiori. Altri 18 docenti  sono invece stati assegnati al sostegno». Anche in questo caso, così  come per l’assegnazione delle supplenze, la procedura non può ancora  essere considerata del tutto conclusa. «Sono anni che si tenta  inutilmente di iniziare la scuola con tutti i posti assegnati - ha  concluso il segretario Cisl Scuola Latina - Al fine di trovare una  soluzione ci siamo fatti promotori di una iniziativa che ha visto una  consistente raccolta firme destinata al ministro dell’Istruzione  Francesco Profumo allo scopo di chiedere che vengano anticipate le  operazioni di avvio dell’anno scolastico. In questo modo troverebbero  giovamento sia gli studenti che avrebbero professori stabili per  l’intero anno scolastico, sia i docenti attualmente costretti a passare  un’estate infernale in attesa di convocazioni e assegnazioni».
ASSUNZIONI ATA, TUTTO BLOCCATO
Il nuovo anno scolastico 2012/2013 parte all’insegna dell’incertezza  e della precarietà più assoluta. Alla ancora incompleta procedura  per l’immissione in ruolo di docenti e personale Ata e all’iter  incompiuto per l’arruolamento dei supplenti annuali si aggiunge anche la  mancanza di certezza per le nomine regionali in bilico. Per quanto  riguarda le nomine in ruolo dei docenti a livello regionale il  meccanismo è abbastanza farraginoso: la persona interessata assente  durante la convocazione ha infatti 30 giorni di tempo per dare la  propria adesione. Solo dopo un rifiuto è possibile scorrere con la  graduatoria alla ricerca di altre persone, il tutto con una conseguente  inutile perdita di tempo. Tutto questo accade perché nelle graduatorie  è possibile trovare persone iscritte da oltre 20 anni non  più disponibili. «Le assegnazioni provvisorie interregionali non  sono ancora state definite - aggiunge poi il segretario generale  Cisl Scuola Franco Maddalena - Fino a quando gli ex Provveditorati  di Napoli, Cassino e Roma non si saranno pronunciati sulle richieste  di trasferimento dei docenti, la situazione rimarrà incerta sia  in entrata che in uscita». Un altro grosso problema riguarda infine  le immissioni in ruolo del personale Ata (personale  amministrativo, tecnico e ausiliario) la cui assunzione è attualmente  sospesa in attesa del documento attuativo che rendi operativa la  spending review che, tra le svariate novità, prevede che il personale  non idoneo all’insegnamento venga trasferito nelle segreterie delle  scuole. Una
decisione che vede a rischio l’operatività delle segreterie delle scuole  costrette a lavorare con personale con gravi problemi di salute e  proprio per questo ritenuto inidoneo. Un blocco che in Italia coinvolge  circa 5.500 persone di cui circa 50 nella provincia pontina. «Come  possiamo vedere - conclude il sindacalista - il quadro non è per niente  chiaro. Una situazione che stiamo cercando di contrastare in tutti i  modi ma che, purtroppo, si ripete tutti gli anni. Solo per avere un’idea  di quello che accade al mondo della scuola possiamo prendere ad esempio  lo scorso anno scolastico quando si è dovuto aspettare il mese di marzo  2012 per conoscere l’assetto definitivo del personale».
IL «CONCORSONE», TRA DUBBI E PERPLESSITA'
Scetticismo e perplessità esprime la Cisl Scuola Latina per  quanto riguarda il «concorsone» che, in base a quanto dichiarato dal  ministro Profumo prevede, l’insediamento per settembre 2013  di «ventiquattromila docenti presi metà dalle graduatorie, metà dal  nuovo concorso che stiamo organizzando». «In primo luogo riteniamo  sia necessario attendere il 24 settembre, data in cui le  informazioni saranno più dettagliate - spiega Franco Maddalena - Così  come è stato illustrato, il concorso potrebbe andare bene per le classi  di concorso in cui c’è carenza di abilitati, mentre è completamente  inutile per quelle classi di concorso già affollate in quanto, in questo  caso, si potrebbe attingere direttamente dalle graduatorie ad  esaurimento. Per fare un esempio il concorso potrebbe essere utile per  materie come tecnologia alle scuole medie: in provincia di Latina su 80  posti complessivi si registrano 28 cattedre vuote in seguito alla  carenza di personale abilitato. In situazioni come questa il concorso  sarebbe auspicabile». Le altre preoccupazioni del sindacato per il  concorso riguardano la prova pre selettiva che così, come già  sperimentato per altri concorsi, genera numerosi contenziosi e la  questioni delle classi di concorso modificate dal precedente Ministro e  ancora in attesa di essere ripristinate. «Come si può fare un concorso -  si chiede Cisl Scuola - senza aver prima stabilito la corrispondenza  tra la classe di concorso e le materie a questa assegnate?».