Positivi emendamenti al decreto D'Alia
 
Il pressing praticato dalla Cisl Scuola affinchè venisse  abrogata la norma contenuta nell’art. 9 del decreto D’Alia (DL 101/2013  “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di  razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”) ha sortito il suo  effetto: l’emendamento in tal senso, presentato in sede di conversione  in legge del decreto dalla senatrice Francesca Puglisi e da altri  senatori, è stato infatti approvato.  
La norma da noi contestata dava la possibilità, per supplenze  nelle scuole italiane all’estero, di assumere a contratto locale  personale residente nel paese ospitante da almeno un anno, anche per gli  insegnamenti di materie obbligatorie ai sensi dell’ordinamento  scolastico italiano. In questo modo si sarebbe determinata una  situazione di grande incertezza sotto il profilo giuridico e  contrattuale, oltre al venir meno delle necessarie garanzie di un  reclutamento effettivamente congruente rispetto agli insegnamenti  previsti dal nostro ordinamento.  
Le modifiche introdotte al testo del decreto, inoltre, avviano  finalmente il riordino dell’intero sistema dell’istruzione scolastica  all’estero, affidandone il coordinamento ai ministeri dell’istruzione e  degli esteri, come da tempo la Cisl Scuola richiede.  
Non sono poche le criticità spesso derivanti dalla mancanza di un  efficace raccordo tra i due ministeri, sia per quanto riguarda la  destinazione e la gestione del personale, sia per le questioni che  attengono più in generale alla “governance” delle istituzione  scolastiche all’estero e dei corsi per la diffusione della lingua e  della cultura italiana.  
Con gli interventi emendativi al DL 101/2013 si pongono le premesse per un loro positivo superamento. 
 
											
 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						 
						