LA CISL APPREZZA LE PAROLE DELLA MINISTRA
 
Se  son rose, fioriranno. Anche se la cautela è d’obbligo, per un sindacato  che conosce bene quanto possa essere talvolta ampio lo scarto tra  parole e fatti, il dialogo con la ministra Carrozza parte nel migliore  dei modi, addirittura con una certa sintonia anche nel modo in cui  vengono sintetizzati alcuni messaggi. Liberare le risorse della scuola,  ha affermato rispondendo ai giornalisti che l’attendevano all’ingresso  dell’hotel Sheraton, sede del congresso della Cisl Scuola: ma è nel suo  intervento davanti a una platea molto attenta che arrivano le  dichiarazioni più apprezzate. La scuola non è un costo, ma un  investimento. La logica dei tagli lineari come pessima esperienza da non  ripetere, addirittura la figura del maestro unico usata come esempio  per indicare scelte sbagliate a cui occorre rimediare. Passaggi che trovano una diretta rispondenza in alcuni di quelli  contenuti nella relazione di Scrima. Anche la ragione che impedisce alla  ministra di rimanere più a lungo ai lavori congressuali, cioè la sua  necessità di raggiungere la nave della legalità in partenza da Napoli, è  motivo di un caloroso applauso della platea, che ha ancora nelle  orecchie l’appello contro la cultura mafiosa lanciato ieri dal registra  Aurelio Grimaldi, intervenuto al congresso in virtù di un’antica  amicizia con Francesco Scrima.
 
Firenze, 22 maggio 2013
UFFICIO STAMPA CISL SCUOLA