sulle pensioni nella scuola si pronuncerà la Corte Costituzionale
Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Venerdì 07 Settembre 2012 12:29
 
 
 
 
La  norma che fissa al 31 dicembre 2011, e non al 31 agosto 2012, il  termine cui deve fare riferimento il personale della scuola per accedere  alla pensione con i requisiti ante riforma Fornero, potrebbe essere  viziata da illegittimità costituzionale. 
In  questo senso si è espresso il giudice del lavoro di Siena, rinviando  alla Corte Costituzionale la questione oggetto di un ricorso sostenuto  dalla Cisl Scuola. 
Se  il dubbio sollevato dal giudice venisse confermato dalla Corte, gli  effetti della sentenza avrebbero valenza generale e non limitata ai soli  ricorrenti. 
Questa  ragione, oltre a quella di evitare i disagi che in casi come questo  potrebbero derivare agli interessati se le sentenze dei giudici  venissero rovesciate - come talvolta accade - nei gradi successivi di  giudizio, ci ha indotti a scegliere la strategia processuale proposta  dallo studio legale che ha istruito la vertenza.
Una  scelta che punta alla ricerca di una soluzione del problema a valere  per tutti, in stretta coerenza con l’azione da noi condotta per  contrastare la norma nella fase di approntamento del decreto-legge  201/2011, poi per chiederne la modifica in sede di conversione in legge  del decreto, infine con la sollecitazione a svolgere ulteriori tentativi  di soluzione per via legislativa.
Ci  auguriamo che la Corte Costituzionale rimuova nel più breve tempo  possibile quella che abbiamo sempre considerato un’evidente e iniqua  disparità di trattamento riservata ingiustamente ai lavoratori della  scuola. 
E’  davvero inaccettabile che la rigidità di scadenze legate alla  salvaguardia della qualità e continuità del servizio scolastico si  traduca in una penalizzazione per i lavoratori a causa della rigidità,  questa davvero inspiegabile e ingiustificabile, dimostrata ottusamente  dal Governo nella stesura della norma e nel rifiuto di accettarne  un’opportuna e doverosa modifica.
Roma, 6 settembre 2012