Dichiarazione di Francesco Scrima
Segretario Generale della CISL Scuola
 
 
Mentre  aspettiamo di conoscere il testo definitivo dei provvedimenti decisi  dal Governo, ed esprimendo già da ora il più netto dissenso per  l’ulteriore blocco delle retribuzioni e della contrattazione nel settore  pubblico, registriamo tra gli interventi più singolari quello del  ministro Profumo, che accenna a non meglio precisati "contributi di  generosità" che la scuola sarebbe pronta a dare, per non subire  ulteriori tagli diretti.
Al  ministro vogliamo dire che la scuola non è un laboratorio di taglio e  cucito. Non accetteremo tagli, né diretti né indiretti perché la scuola  italiana, dopo anni di decurtazioni, non ha davvero più niente da dare,  mentre meriterebbe sicuramente una diversa e più alta considerazione.
Siamo  comunque stanchi di inadempienze e latitanze e non accettiamo che si  mettano in cantiere proposte che toccano i lavoratori della scuola senza  il minimo confronto con chi li rappresenta.
Nell'incontro  con il Governo sulla legge di stabilità non ci è stato comunicato nulla  che riguardasse la scuola, dunque se le cose stanno diversamente  vogliamo vedere le carte. 
Al  ministro chiediamo un’immediata convocazione, sulle “partite” già  aperte (scatti di anzianità) e su quelle che eventualmente intendesse  aprire, fuori da battute estemporanee o fumose esternazioni.
Roma, 10 ottobre 2012